Probabilmente una delle più antiche, poiché si sa per certo che era in uso nell’antica Roma da parte dell’imperatore Augusto, che visse a cavallo dell’anno zero.
La numismatica è lo studio scientifico della storia delle monete, anche se nella parlata comune quest’attività è assimilata a quella del semplice collezionista.
In effetti, i veri collezionisti di monete sanno tutto, vita, morte e miracoli delle monete in loro possesso, in un certo senso anche a prescindere dal loro effettivo valore.
Va da se che poi avere nella collezione anche monete rare e/o preziose è sicuramente un vanto se non uno degli obiettivi del collezionista.
Quindi, almeno in seconda battuta, essere in possesso di un certo numero di monete acquistate ad un certo prezzo, magari coniate con materiali preziosi come l’oro e l’argento, può rivelarsi un investimento finanziario redditizio, perché sia il valore del metallo nobile di cui sono fatte sia la moneta stessa a causa, ad esempio, della rarità, può, col tempo, aumentare il suo valore.
Un vantaggio che si ha collezionando monete a scopo d’investimento è il ridottissimo costo della gestione del patrimonio.
Infatti, è possibile azzerare questa spesa nascondendo in casa propria, magari dentro una cassaforte, la propria collezione.
Un’alternativa più sicura, che però comporta una piccola spesa annua e non permette di avere accesso liberamente alla collezione in ogni momento della giornata è rappresentato dalla cassetta di sicurezza bancaria.
Se si tiene il capitale in casa, è suggerito comunque assicurare la collezione contro l’evenienza (mai da escludere) di furti, per cui, in realtà, anche in questo caso avremo un piccolo costo di gestione.
Per chi colleziona monete anche e soprattutto per scopi legati alla diversificazione degli investimenti dei propri risparmi, è spesso consigliato diversificare anche il tipo di monete da collezionare.
Possiamo, infatti, possedere monete antiche, come quelle medievali o addirittura precedenti, o/e esemplari più recenti, di metallo non nobile ma interessanti per qualche particolarità che le rende preziose.
Assieme a queste, è bene possedere une certa percentuale di monete, anche di recente conio, realizzate in oro.
Queste due tipologie di monete hanno andamenti sui mercati piuttosto differenti, in particolare le monete d’oro seguono essenzialmente l’andamento della valutazione dell’oro, mentre il valore di monete antiche realizzate con metalli non preziosi dipende dal rapporto tra la domanda e l’offerta.
In questo contesto, occorre notare che, come recita il decreto Legislativo numero 42 del 22 gennaio 2004, il possesso di monete antiche (tranne alcune particolari ben precise), non sono considerate un bene culturale vero e proprio, per cui possono essere possedute anche da privati. Viceversa, non potrebbero essere collezionate da privati ma solo da musei o enti pubblici.
Chiaramente, anche in questo campo, non mancano i soggetti che tentano di speculare sulla scarsa conoscenza da parte dell’acquirente, magari un collezionista alle prime armi, per tentare di vendere monete di scarso interesse e pregio a prezzi elevati.
Quindi, se non si è più che esperti in materia, il suggerimento è di affidarsi, per l’acquisto, a professionisti del settore di comprovata serietà e competenza, per evitare in questo modo che l’investimento non diventi poco remunerativo o, peggio, in perdita.
Questi professionisti sapranno meglio indirizzare l’acquirente, in funzione del budget a disposizione, verso le monete da collezione che meglio si adattano al caso, tenendo comunque conto delle esigenze e dei gusti dell’acquirente stesso.
E’ inoltre molto importante, in particolare quando si tratta di monete antiche, che la moneta acquistata sia accompagnata da un certificato di autenticità che ne certifichi provenienza e stato di conservazione, redatta e controfirmata da un ente o un esperto che lo garantisce.
Inoltre, nel caso in cui l’acquisto è effettuato tra privati, è assolutamente consigliabile che si chiedano pareri a persone qualificate, terze rispetto alla compravendita.
Il capitale investito in monete fa parte di un mercato, quello numismatico, che ha un’ampiezza internazionale, e questo è sicuramente una garanzia in più.
Inoltre, questo capitale è facilmente disinvestibile, realizzando guadagni che dipendono dal momento della vendita della collezione, che sia questa intera o solo una parte della stessa.
I tempi per il disinvestimento possono essere molto brevi, in particolare nel caso si venda ad un privato o ad un commerciante esperto del settore.
Un metodo alternativo di vendita, ma che richiede tempi più lunghi (mediamente qualche mese) è tramite le aste pubbliche.
Tra l’altro, oggi esistono aste specializzate, di tipo numismatico, che si svolgono in rete.
Anche e soprattutto in questi casi è importante che la moneta o le monete da vendere siano accompagnate da un certificato comprovante l’autenticità del bene che s’intende disinvestire.