Negli ultimi anni si sta assistendo ad un aumento sostanziale degli investimenti in diamanti.
La crisi del 2008 ha fatto correre, in un certo senso, ai ripari chiunque voglia mettere da parte risorse finanziarie preservandole da oscillazioni di mercato.
Quest’ultimo sta attraversando momenti particolari al punto che titoli di stato, fondi e obbligazioni non vengono considerati abbastanza sicuri come risparmio, o meglio, come investimento per il futuro.
I diamanti da investimento presentano, infatti, la caratteristica di subire un aumento di valore anno per anno e non essere soggetti a tassazione.
Incide solo l’IVA al momento dell’acquisto e non c’è tassazione sul capital gain.
Per questo sono consigliati come migliore investimento a lungo termine.
Infine, i diamanti di investimento non sono legati ad alcun emittente.
Da qui si evince la convenienza di investire in qualcosa di sicuro da tutti i punti di vista, a patto che si conosca bene la materia da trattare.
I diamanti da investimento non si comprano in gioielleria.
I canali di vendita di questi preziosi sono le banche e i commercianti.
Le pietre preziose per eccellenza devono essere corredate da opportuna certificazione che ne attesta le caratteristiche principali secondo la classificazione internazionale.
Il prezzo dipende dalle famose quattro C ovvero taglio, peso, colore e purezza.
Le pietre possono sembrare tutte uguali ma per gli esperti ogni pietra è diversa dall’altra.
La natura compie un vero miracolo nella creazione di queste gemme e poi spetta all’uomo conferire il giusto valore.
La domanda per chi investe in diamanti preziosi sicuramente sarà: ‘Come faccio a capire quanto vale il mio diamante da investimento‘, ‘Come faccio a seguire il suo incremento di valore anno dopo anno?’.
Il quesito trova subito risposta in un termine: Indice Rapaport.
Il Rapaport è il bollettino di riferimento degli investitori di diamanti.
Ogni settimana viene pubblicato sotto forma di tabella in cui sono indicati i prezzi dei diamanti per colore, dimensione e chiarezza.
Il Rapaport è da considerarsi il listino ufficiale della Borsa del Diamante ed è controllato dalla CONSOB.
Le valutazioni vengono redatte in dollari senza decimali e, quindi, per determinarne il prezzo corrente bisogna moltiplicare per 100.
Il Rapaport viene emesso ogni giovedì negli Stati Uniti.
I prezzi non devono necessariamente variare nel corso della settimana.
Il Bollettino Rapaport è disponibile su abbonamento e viene stampato su carta rossa per evitare che venga fotocopiato.
In esso, vengono pubblicate le valutazioni dei soli diamanti bianchi.
Quelli colorati non vengono presi in considerazione, in quanto hanno un mercato a loro riservato e i prezzi possono essere molto differenti, vista la rarità delle gemme.
Vediamo, adesso, come è nato l’indice Raport.
Martin Raport è figlio di ebrei ungheresi che si sono trasferiti a New York dopo il secondo conflitto mondiale.
Laureato in Business Administration, ha condotto un apprendistato come smistatore, tagliatore e valutatore di diamanti.
La nascita dell’ Indice Rapaport è nato dalla volontà di voler formalizzare quello che già stava accadendo nel mondo in tema di diamanti.
I diamanti venivano scambiati già nelle sedi delle 3 Diamond Exchange di Tel Aviv, Anversa e New York.
Quindi le valutazioni seguivano una realtà locale che quasi mai era identica tra le tre sedi.
Fu così che Martin Rapaport inventò la Lista di Valutazione dei Diamanti universalmente valida in tutto il mondo.
Il Rapaport Diamond Report è un indice di riferimento internazionale per i trader dei diamanti.
Ogni contrattazione viene eseguita avendo come riferimento il listino Rapaport, considerato un punto di partenza per ogni valutazione.
In funzione di queste considerazioni, si può concludere dicendo che sicuramente il mercato dei diamanti è un settore di nicchia.
Ma se ben approcciato, può essere un valido indirizzo di investimento in beni rifugio che assicura ua redditività costante proprio in virtù delle sue particolarità.